È in arrivo una riforma che cambia completamente il rapporto tra fisco e cittadini e offre al fisco stesso la possibilità di scandagliare i social network per scoprire chiunque evada.
È una riforma profonda quella che il Ministero dell’Economia e delle Finanze vuole imprimere al fisco italiano. Si tratta di consentire alla macchina tributaria di esaminare tutti i profili social di un utente e di utilizzarli come innesco delle indagini, ma anche come prova. È una riforma ispirata all’amministrazione fiscale francese che già da qualche anno ha questi poteri. Vediamo che cosa cambia in concreto per i cittadini. Se questa riforma dovesse passare, ma molti lo danno praticamente per scontato, il fisco potrà utilizzare come prova anche una semplice foto su Instagram o un post su Facebook che diano l’impressione che il singolo contribuente conduca una vita molto più lussuosa e dispendiosa di quella che emerge dalla dichiarazione dei redditi. Si tratta di un potere inedito, ma che in Francia sta funzionando assai bene come arma per stanare gli evasori.
Un potere molto vasto
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze deve avere il lasciapassare dal garante della privacy per poter porre in essere questa riforma, ma a quanto pare il garante della privacy non ha grandi spazi di manovra per impedirglielo. Per i cittadini arriva così un’arma formidabile che in ogni momento può esaminare la loro vita proprio grazie a ciò che emerge sui social network. Ciò è davvero paradossale perché in questi giorni stava girando la bufala secondo la quale Facebook avrebbe potuto utilizzare le nostre foto senza il nostro permesso e contro di noi. Ma questa notizia sul fisco no.
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Gli italiani farebbero bene a stare attenti dunque ad ostentare vite particolarmente opulente sui social.
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A questo punto le conseguenze potrebbero essere pesante perchè ogni post diventa una prova.