I vari bonus casa sono stati fortemente rimaneggiati con l’ultima Manovra Finanziaria.
Ormai la manovra è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e quindi si possono tirare le somme. Se c’è sicuramente grande soddisfazione per l’arrivo del bonus sulla rimozione delle barriere architettoniche, ci sono però anche malumori e polemiche per altre novità. In realtà già prima della finanziaria il decreto antifrodi aveva reso i bonus casa molto più contorti e complicati da avere. Soprattutto erano i controlli a fare paura e tanti cominciavano a sostenere che i bonus casa non fossero più attraenti e convenienti come all’inizio. Se il bonus facciate è stato pesantemente sfrondato facendolo scendere dal 90% al solo 60%, non sono mancate novità nemmeno per il superbonus. Con l’ultima manovra finanziaria arrivano novità importanti in ordine al Superbonus 110%. In particolare le più interessanti sono quelle relative ai condomini. Con l’ultima manovra finanziaria infatti abbiamo che il superbonus 110% per il condominio subisce dei paletti piuttosto importanti.
Tempi chiari e stretti
Dunque l’amministratore dello stabile e i condomini cominciano ad avere un calendario più chiaro di quello che accade al superbonus e la conseguenza è che le decisioni non si possono rimandare all’infinito. Vediamo perché. Il superbonus è stato prorogato fino al 2025 per quel che riguarda i lavori condominiali. Sembra veramente una super proroga ma in realtà non lo è. A ben vedere infatti il Superbonus vale il 110% per il 2022 e 2023. Già nel 2024 la percentuale scende pesantemente sino ad arrivare al solo 70%. Nel 2025 si giunge al 65%. Dunque parliamo di diminuzioni assai forti che poi vanno a ripercuotersi su tutta la rete di lavori trainati e trainanti.
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Insomma, con questo calendario ormai chiaro, diviene evidente che i condomini dovranno decidere con tempestività sul Superbonus.
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Sbagliato sarebbe aspettare annate decisamente più sconvenienti.