Ecco le novità che tanti attendevano sui contributi a fondo perduto. Decisamente un aiuto concreto e che può creare nuove realtà di valore.
Dunque è il caso di capire chi può beneficiarne e quanto valgono concretamente. Innanzitutto bisogna precisare come il settore della ristorazione fin dall’inizio della pandemia di covid sia stato uno di quelli più colpiti dal terribile virus. È stato estenuante nel corso dei mesi e degli anni, capire quando i ristoranti venivano chiusi, quando aperti, in che modalità ci si potesse accedere. Un vero massacro per questo delicato comparto. Dunque in questo senso si comprendono i contributi a fondo perduto destinati a questo settore. Ma come vedremo non sono i soli. Per il mondo della ristorazione ci sono ben 100 milioni di euro di contributi a fondo perduto per chi abbia registrato una diminuzione del 15% del fatturato rispetto all’anno prima. Parliamo del mondo della ristorazione in genere, dunque non sono esclusi anche mense e servizi di catering. La somma che spetterà a ciascuno sarà di €10000. Tuttavia se le domande dovessero superare le aspettative del governo tale somma potrebbe anche scendere.
Realtà da sostenere con forza
Sarà l’Agenzia delle Entrate a chiarire le istruzioni per fare domanda. Ma altrettanto importante è il fondo perduto per l’imprenditoria femminile. Si tratta di un contributo a fondo perduto per tutta una lunga serie di imprese, associazioni, cooperative che vedono le donne partecipare almeno al 60%. Ma anche imprese individuali ovviamente al femminile possono rientrare. I contributi a fondo perduto per l’imprenditoria femminile sono particolarmente generosi perché valgono fino a €400.000 per le imprese già operanti e fino ad un tetto di €250.000 per le imprese che si vanno a creare.
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E’ la piattaforma Invitalia a permettere di inoltrare le domande e a contenere anche tutte le informazioni del caso.
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Questo contributo ha una forte vocazione alla creazione di nuove realtà al femminile.
