Con l’Assegno Unico entra nel vivo quella riforma del welfare familiare fortemente voluta dal Governo.
L’assegno unico è uno strumento innovativo con il quale governo Draghi ha inteso razionalizzare e semplificare le politiche a sostegno delle famiglie italiane. A beneficiarne maggiormente saranno le famiglie in difficoltà e soprattutto le famiglie numerose. Un caso limite, ma che può chiarire questo punto è quello della famiglia con 12 figli che percepirà ben €2.800 mensili. Ripetiamo: un caso limite, ma che spiega come questo strumento per la prima volta venga incontro effettivamente alle famiglie numerose. Calcolare l’assegno unico significa prendere in considerazione sia l’ISEE che il numero dei figli. È importante sottolineare che la domanda può essere presentata da entrambi i genitori o anche da uno solo, ma se è un solo genitore a presentare la domanda l’altro la dovrà ratificare tramite un’apposita procedura, altrimenti il rischio è che l’assegno unico venga dimezzato.
Assegno unico e novità
Ma quando si può cominciare a percepire l’assegno unico? E quando potremo sapere effettivamente quanto ci spetta? E’ l’INPS a chiarire queste importanti questioni. Nel conteggio dei figli rientrano tutti quelli fino ai 21 anni di età, però dai 18 ai 21 anni di età è necessario che siano impegnati in un percorso di studio o in un percorso di tipo lavorativo o di formazione al lavoro. L’assegno unico inizia ad essere versato alle famiglie italiane da marzo, ma già da oggi è disponibile sul portale dell’INPS un simulatore che consente di calcolare con precisione quello che si percepirà. Basta recarsi sul portale dell’INPS ed accedere al simulatore dell’assegno unico per avere una quantificazione immediata dell’assegno che si andrà a percepire.
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Ma l’assegno unico in realtà è meno “unico di quanto sembri” perchè ad esempio il Bonus asilo nido torna nel 2022 e sarà cumulabile.
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Insomma l’assegno unico è ancora un cantiere aperto a novità.