Il governo guidato da Mario Draghi, secondo alcune indiscrezioni, si accinge a varare importanti modifiche sulla tassa della prima casa. Vediamo nel dettaglio cosa cambia e quali saranno i contribuenti coinvolti.
Brutta notizia per tutti coloro che sono proprietari delle prime case. Secondo alcune indiscrezioni infatti, il governo è attualmente al lavoro per varare alcune importanti modifiche al riguardo. Misure che saranno inserite nella prossima riforma fiscale e che stabiliscono che per tutti gli immobili che risultano intestati a componenti dello stesso nucleo familiare, non ci saranno più le agevolazioni economiche di cui potevano disporre. Le nuove esenzioni Imu, inerenti alla tassa sulla prima casa, non riguarderebbero più tutti ma soltanto le famiglie che possono dimostrare di avere una doppia residenza. Se ad esempio nella stessa famiglia si possedevano due immobili intestati ai coniugi, si poteva comunque per entrambe le situazioni ottenere le esenzioni statali previste. Bene, da quanto si apprende con le nuove modifiche in atto non sarà più così.
Una notizia che naturalmente farò arrabbiare tutti quei cittadini che fino ad adesso avevano usufruito di questa situazione favorevole, e che molto presto invece vedranno aumentare le tasse che pagano sugli immobili di proprietà, che già adesso non sono di certo basse.
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È opportuno dunque ricordare in questa sede qual’è la definizione giuridica corretta per intendere l’abitazione principale a cui si deve fare riferimento: “l’unità immobiliare in cui il soggetto passivo e i componenti del suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente. (art. 1, comma 741, lett. b, della legge n. 160 del 2019). Sono invece assoggettate al regime Imu le pertinenze della stessa classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna di tali categorie, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo (art. 1, comma 741, lett. b, della legge n. 160 del 2019)”.
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