Purtroppo il fenomeno delle truffe legato al mondo delle criptovalute non accenna a diminuire.
Anzi, è in costante aumento. Purtroppo internet pullula di annunci molto accattivanti, ma spesso anche truffaldini. Le forze dell’ordine mettono in guardia contro questi fenomeni, ma difendersi non è poi così semplice. Il fenomeno delle criptovalute ha fatto tornare in auge la vecchia truffa delle catene di Sant’Antonio o schema di Ponzi. Ricordiamo che lo schema di Ponzi (che è conosciuto dai più come catena di Sant’Antonio) è proibito ed è una truffa assai pericolosa. Le criptovalute non si basano sullo schema di Ponzi, di conseguenza investire in criptovalute benché sia un investimento rischioso, non significa ficcarsi in una truffa di Ponzi. Tuttavia alcuni progetti legati alle crypto sono così tecnicamente complessi che per l’utente comune capire se si sta facendo una scelta giusta o una sbagliata diventa veramente troppo complicato. Facciamo un esempio concreto.
Usano la complessità
Nasce un nuovo fenomeno legato alla blockchain che cresce tanto di valore e tanti lo sottoscrivono. La grande domanda è: sta crescendo di valore perché tanti lo sottoscrivono oppure sta crescendo di valore perché semplicemente è uno schema di Ponzi nella sua fase per così dire espansiva? Vale a dire prima dello scoppio? La polizia ha scovato vari schemi di Ponzi travestiti da criptovalute. Ma per l’utente comune comprendere è difficile. Il consiglio non può che essere dunque quello di evitare i progetti crypto davvero troppo complessi e di puntare sulle criptovalute più note. È decisamente il caso di lasciare le valutazioni sui progetti ultra complessi a chi ha le competenze per poterli fare.
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Negli articoli che qui vi linkiamo vi proponiamo investimenti decisamente più tradizionali, anche se orientati al futuro ed anche alla blockchain.
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Purtroppo la complessità è un’arma preziosa per i truffatori, perchè la usano a proprio vantaggio.