L’inflazione è stata una brutta batosta per gli italiani.
Luce, gas, benzina, praticamente tutto è aumentato e le associazioni dei consumatori denunciano come fare la spesa sia diventato davvero difficile. Tuttavia sino ad oggi le banche centrali europea e statunitense avevano sostenuto che si trattasse di un fenomeno blando e transitorio. Insomma una seccatura che presto sarebbe passata da sola. Chi segue il nostro sito sa bene come con forza abbiamo sostenuto che ciò non fosse vero e che l’inflazione andasse affrontata per tempo. Ci limitavamo a proporre le analisi di chi era allarmato dal fenomeno Bostic (Fed) gela i mercati: l’inflazione è duratura. Transitorio è una parolaccia. Ma proponevamo anche il grido di dolore che veniva da quelle filiere produttive costrette a rallentare o a sospendere la produzione a causa dei rincari.
Ora la Fed la ammette e ne è spaventata
La Federal Reserve, la banca centrale americana, nelle ultime settimane aveva iniziato a cambiare la sua retorica ed ammettere che il fenomeno fosse in effetti preoccupante. Ma è con l’arrivo della variante Omicron che tutto è cambiato. La Fed ha ammesso che la nuova variante può gonfiare l’inflazione. Insomma, ormai il fenomeno inflazionistico è indubitabilmente un problema grosso e duraturo. Ma questo cosa significa per le spese degli italiani? Nulla di buono. Significa che l’inflazione è qui per restare e che nuovi rincari possono essere all’orizzonte su tutti i fronti. Anche perchè quando c’è inflazione i rincari si rinforzano a vicenda. All’articolo seguente vediamo come i supermercati rendano più pesante l’inflazione con tutta una serie di pratiche da cui difendersi.
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All’articolo seguente vediamo come l’investitore deve reagire all’inflazione modificando i suoi investimenti ed aumentando la diversificazione.
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Inevitabile è anche la fuga verso i beni di rifugio che possono proteggere il valore e ne parliamo qui