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La Fed parla di rialzo dei tassi e gela i mercati: pericolo crolli

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Salvatore Dimaggio

L’arrivo di questo aumento dell’inflazione, qualche mese fa, ha sparigliato le carte dell’economia mondiale.

Le politiche ultra espansive delle banche centrali portate avanti tranquillamente per anni e addirittura rinforzate con il covid, immediatamente sono sembrate di colpo inappropriate. Tassi a zero e quantitative easing in un periodo di inflazione in crescita decisamente non vanno bene. Le banche centrali all’inizio hanno adottato una politica piuttosto ambigua. Hanno negato l’inflazione. Però man mano il fenomeno inflazionistico cresceva e diventava più pesante. Le banche centrali hanno cominciato a rispondere dicendo che l’inflazione c’era ma era debole e transitoria. Insomma sino ad oggi le banche centrali hanno sempre cercato di rassicurare i mercati, ma sostanzialmente di non fare nulla sul fronte dell’inflazione. Il problema ovviamente sono le borse.

Cambio di rotta che impatta sulle borse

Secondo molti analisti le borse sono ampiamente state gonfiate dalle politiche ultra espansive delle banche centrali e se ora Fed ed omologhe dovessero stringere i cordoni della borsa i mercati azionari di tutto il mondo potrebbero crollare a livelli più realistici. C’è chi parla di uno storno forte e c’è chi parla di un vero e proprio crollo. È evidente che le banche centrali avrebbero preferito mantenere le loro politiche ultra espansive ma dalle minute della Fed pubblicate ieri è emerso chiaramente come la Banca Centrale si prepara ad un tapering veloce e addirittura ad un rialzo dei tassi se l’inflazione dovesse persistere. In sostanza la Fed sta preparando il terreno ad un rialzo dei tassi perché è molto probabile che l’inflazione in effetti sia persistente. Come reagiranno i mercati è un autentico mistero, ma chiaramente molti temono turbolenze.

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Ma anche la BCE in Europa ha cambiato la sua retorica sebbene in modo molto meno marcato, annunciando una probabile fine del Pepp a marzo.

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In questo scenario molti si preparano a diversificare sui beni di rifugio. Ve ne parliamo in questi articoli.

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