Assegno+unico%3A+facciamo+chiarezza+per+coppie+non+conviventi+e+non+sposate
ilovetrading
/2021/11/24/assegno-unico-facciamo-chiarezza-per-coppie-non-conviventi-e-non-sposate/amp/
Bonus

Assegno unico: facciamo chiarezza per coppie non conviventi e non sposate

L’assegno unico per i figli è una rivoluzione per quanto riguarda le politiche a sostegno della famiglia.

Il cosiddetto assegno unico universale ridisegna gli aiuti che lo stato dà alle famiglie in un senso molto orientato a due parametri fondamentali. I due parametri fondamentali sono l’ISEE e il numero dei membri del nucleo familiare. Di conseguenza l’assegno unico è vantaggioso soprattutto per quelle famiglie molto numerose che fino ad oggi erano state sostanzialmente poco considerate dal punto di vista del welfare. L’assegno unico viene calcolato a partire dall’ISEE. Ma nel caso in cui genitori non siano conviventi a quale ISEE si fa riferimento? Questa è una domanda piuttosto spinosa, ma abbiamo una risposta certa. Si fa riferimento al l’ISEE del nucleo familiare nel quale sono presenti i figli. Dunque se i due genitori non convivono, si tiene presente l’ISEE del nucleo familiare ove ci sono i figli.

Vediamo i casi più complessi

Se non viene presentato alcun ISEE si avrà l’importo minimo di €50. Due genitori sposati anche se hanno due diverse residenze, costituiscono lo stesso nucleo familiare per quello che riguarda l’ISEE. Inoltre è anche rilevante tenere presente che anche componenti della famiglia residenti fuori dalla casa familiare, ma che comunque sono a carico della famiglia rientrano nell’ISEE. Se la coppia però non è sposata e non è neppure convivente, il genitore che non convive con i figli sarà fuori dal calcolo ISEE. Dunque nel caso di una coppia che non abbia contratto vincolo matrimoniale che non conviva, l’ISEE va calcolato soltanto in base al genitore e ai figli. È anche importante notare che i figli rientrano nel bonus dell’assegno unico universale fino ai 21 anni.

Leggi anche: Assegno unico anche per i figli maggiorenni, ma ci sono dei paletti

Dunque non è con i 18 anni che si cessa di beneficiare del bonus ma è con i 21 anni.

Leggi anche: L’assegno unico vale 2.800 euro al mese per una superfamiglia di Como

Tuttavia i figli tra i 18 e i 21 anni per beneficiare dell’assegno, devono dimostrare di essere impegnati in un percorso di studio, di formazione oppure di essere occupati o ancora di essere iscritti come disoccupati alle agenzie per il lavoro.

Salvatore Dimaggio

Articoli Recenti

Sempre di corsa? Il trucco della domenica che ti farà risparmiare tempo, denaro (e stress)

Sempre di corsa? Ti capisco, ma ho un trucco che può aiutarti a liberare tempo…

2 mesi Fa

Abbiamo chiesto all’ AI cosa pensasse della pressione fiscale in Italia, ecco le inaspettate soluzioni consigliate

La pressione fiscale in Italia è uno degli argomenti più discussi e sentiti sia da…

3 mesi Fa

Assicurazione auto: come risparmiare ed essere comunque adeguatamente coperti?

L’assicurazione auto è una polizza di responsabilità civile che i proprietari di un autoveicolo devono…

4 mesi Fa

Sei mai stato alla fine del Mondo? E no, non stiamo parlando di Ushaia

Sicuramente avrete sentito parlare della fine del Mondo in termini di città più a Sud,…

8 mesi Fa

Robert Downey Jr: quanto ha guadagnato per Oppenheimer, la cifra a confronto con Iron Man

Reduce da un enorme successo agli Oscar, Oppenheimer si è portato casa diverse statuette, tra…

8 mesi Fa

Quanto costa un matrimonio? I consigli pratici per risparmiare

Organizzare una cerimonia di matrimonio tradizionale, al giorno d’oggi, può rappresentare una vera e propria…

8 mesi Fa