Arriva la scadenza per versare l’acconto IVA 2021.
Anche quest’anno giunge il momento dell’incombenza che grava sulle partite IVA. Quest’anno la data di scadenza è fissata per il giorno 27 dicembre. Come sappiamo per calcolare l’acconto sono previsti tre metodi. Sono tre tipologie di calcolo assai diverse e precisamente: metodo storico (il più semplice ed il più usato), metodo previsionale e metodo analitico (meno usati, ma importanti in alcuni ambiti). Ma come effettuare il pagamento? Per farlo bisogna utilizzare il modello F24, andando alla sezione Erario e compilandola in modo opportuno. Importante ricordare che il codice tributo varia. Abbiamo il codice tributo 6013 che riguarda i contribuenti IVA mensili. In vece per i contribuenti trimestrali abbiamo il codice tributo 6035. Se la cifra dovesse essere inferiore o pari a euro 103,29, l’acconto non si paga.
Tre metodi
Ovviamente parliamo di un acconto, per cui quello che si versa adesso deve essere poi detratto dalla liquidazione IVA di dicembre oppure dalla liquidazione IVA annuale se parliamo di contribuenti trimestrali. Dunque ciò che si versa adesso sarà ovviamente poi detratto in queste due modalità alternative. Come si diceva il metodo storico è quello largamente preferito dai contribuenti. È piuttosto semplice da calcolare perché con il metodo storico si paga semplicemente l’88% dell’IVA pagata per il mese o trimestre dell’anno prima a seconda che si sia contribuenti mensili o trimestrali. Meno utilizzato il metodo previsionale. Il metodo previsionale ruota tutto attorno ad una stima, dunque ad una stima di ciò che si farà fino a fine anno.
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Anche stavolta l’acconto si calcola con l’88% dell’IVA, ma questa volta sarà l’88% dell’IVA che viene fuori da questa stima.
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Il metodo analitico è anch’esso decisamente poco utilizzato e ruota attorno alle operazioni effettivamente effettuate entro il 20 dicembre. Assai pochi contribuenti lo utilizzano.