Il governo Draghi con i bonus casa ha deciso di continuare, ma anche di bloccare i tanti furbetti.
I bonus casa sono stati un vero e proprio volano di ripresa per l’economia. Ma da quando sono emerse le troppe irregolarità sui vari bonus, si è reso necessario il cosiddetto decreto anti-frodi. Questo decreto anti-frodi però ha un effetto collaterale piuttosto negativo. Con il decreto anti-frodi vengono introdotti visto di conformità e asseverazione tecnica per poter accedere ai bonus casa. Ma a conti fatti, tanti di questi bonus permettono in realtà di risparmiare una cifra piuttosto contenuta. Pensiamo al bonus per la sostituzione di una porta blindata o di una caldaia. Sono certamente bonus che spingono l’economia, ma allo stesso tempo il vero risparmio in realtà non è che sia tantissimo. Se in questo contesto ci andiamo ad aggiungere i costi per l’apposizione del visto di conformità e anche il costo dell’ asseverazione tecnica, risulta evidente come per tanti bonus di importo più contenuto, la convenienza si riduca quasi a niente.
I bonus minori diventano inutili
Sostanzialmente il decreto anti-frodi può essere considerato semplicemente un fastidio per i bonus più cospicui, ma se pensiamo a quei tanti, tantissimi bonus che in realtà consentono piccoli risparmi, non ci sorprenderemo se in tanti ci rinunciassero. Decisamente una notizia negativa per quel comparto dell’edilizia che già da tempo lamenta di non venire ascoltato sulla questione dell’inflazione e dei rincari. Infatti i rincari delle materie prime hanno colpito duramente il comparto dell’edilizia che ormai da mesi lamenta la difficoltà di riuscire a lavorare con l’energia così aumentate di prezzo e soprattutto le materie prime che in certi casi sono addirittura raddoppiate.
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Insomma una situazione complessa quella di questo comparto che grazie ai bonus si è risollevato da una lunga crisi.
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Alcune forze politiche si sono dette critiche nei confronti di questo decreto, ma dubitiamo che ciò cambi qualcosa.
