Il lockdown è una manna per i social network. I dati parlano chiaro: la gente murata viva in casa si rifugia sui social per cercare svago, informazione, intrattenimento.
La quarta ondata sta picchiando forte ed in tutto il mondo ormai si parla di lockdown. L’Olanda è già in lockdown, Germania ed Inghilterra sono ad un passo. Insomma nei prossimi mesi le nuove chiusure saranno molto probabili e i social network si preparano a fare il pieno di visualizzazioni. Ma dopo gli scandali legati alla talpa di Facebook ed Instagram cambia tutto. Ormai la gente ha capito quanto i social possano essere manipolatori. Ormai è diventato chiaro quanto possano strumentalizzare le fragilità dell’utente per tenerlo incollato allo smartphone. Dunque se ci saranno i prossimi lockdown, i social sicuramente ne beneficeranno economicamente. Ma i recenti scandali ci hanno reso più consapevoli?
Guadagnano con l’isolamento
I social network vivono di questo paradosso: sono tra le poche attività che al posto di soffrire per il lockdown, guadagnano di più. È un po’ quello che succede anche ad Amazon. I protagonisti del mondo virtuale beneficiano delle chiusure in quello reale. È un’amara verità che ormai abbiamo compreso bene. Tuttavia l’isolamento unito a queste pratiche opache che i social mettono in campo può diventare davvero pesante. Dunque l’auspicio non può che essere che se si dovrà andare verso un nuovo lockdown almeno che questo sia improntato ad una maggiore consapevolezza. Una delle pratiche più bieche e pericolose emerse dalle dichiarazioni della talpa è quella legata ai disordini alimentari.
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A quanto pare Instagram proponeva contenuti in grado di far sentire alcuni utenti più fragili, a disagio col proprio aspetto, in modo tale da poterli meglio tenere incollati al social e guadagnare in visualizzazioni.
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Insomma, una maggiore consapevolezza è davvero d’obbligo.