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Come l’investitore può orientarsi nel labirinto della crisi della supply chain

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Salvatore Dimaggio

La crisi della supply chain è arrivata colpire a sorpresa la produzione mondiale.

Dapprima è esplosa come crisi dei microchip a danno dell’industria dell’automotive e poi pian piano ha cominciato a manifestarsi in tantissimi comparti. Le materie prime arrivano con ritardo e con fatica alle imprese, i semilavorati sono bloccati nei porti: la catena di approvvigionamento globale sembra ormai frantumata e lenta. Questo per l’investitore rappresenta un bell’enigma. Un enigma perché diventa molto più difficile interpretare i segnali di rallentamento dei vari comparti e di conseguenza diventa più difficile capire nei confronti di quale comparto indirizzare i propri investimenti. È una crisi ambigua perché non ne conosciamo l’intensità e neppure la durata. Quindi la défaillance momentanea di un settore può essere un’occasione di acquisto a prezzi scontati o è il segnale che quel settore per il momento è da evitare?

Ambiguità su tempi e comparti

Con la crisi della supply chain le aziende hanno difficoltà nella loro programmazione e anche gli investitori hanno difficoltà ad orientarsi. Ma certamente una questione di fondo è quella legata alla durata di questa crisi. Un noto editorialista del New York Times ritiene che la crisi della supply chain e l’inflazione ad essa connessa saranno durature. Arriva a questa conclusione paragonando la nostra attuale situazione a un periodo postbellico. Questo perché il blocco che il mondo ha subito durante la pandemia assomiglia dal punto di vista economico e logistico a quello che succede durante una guerra. Secondo la sua analisi che abbiamo pubblicato qui questo significa che la crisi della supply chain non si risolverà nell’arco di mesi. Dunque all’investitore non resta che prepararsi a questo scenario ambiguo diversificando ed aumentando le coperture nei confronti delle turbolenze.

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E’ di ieri la notizia che USA e Germania hanno un’inflazione ai massimi da 30 anni.

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Certamente è il caso di essere prudenti.

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