In qualche modo la Fed è riuscita a calmare i mercati.
Ma non solo: i mercati credono nella ripresa e credono che le tante emergenze mondiali possano essere tenute a bada. I numeri della ripresa sono sostenuti e sono importanti in tutto il mondo ma certamente non mancano le incognite. Eppure ciò che emerge dai rialzi convinti di questa settimana è una forte fiducia da parte delle borse nelle istituzioni internazionali. L’attuale situazione è complessa perché gravata da molteplici problemi. C’è la crisi della supply chain a colpire duro la produzione di merci e servizi. C’è l’inflazione che deprime la capacità di fare acquisti delle famiglie, ma anche di produrre delle aziende.
Un fiducia diffusa di poter gestire le crisi
C’è la complessa situazione cinese e ci sono rincari dell’energia veramente tremendi. Eppure tutte queste emergenze anche importanti non stanno scalfendo la fiducia dei mercati nelle istituzioni. Le borse sono toniche e riescono ad esprimere con forza questo senso di fiducia. In particolare è la borsa di Milano a brillare ed a tornare ormai a valori record. L’annuncio del tapering da parte della Fed non ha scosso i mercati più di tanto, anzi forse ha infuso ancora maggior fiducia. Eppure dobbiamo ricordarci che comunque siamo in una situazione di tassi a zero, quindi in una situazione nella quale le borse sono comunque aiutate dalle banche centrali. Dunque il rischio che i valori siano troppo alti comunque persiste.
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Ad ogni modo nell’attuale quadro le borse dimostrano una grandissima fiducia nel sistema e nella sua capacità di superare ogni crisi.
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I mercati dimostrano di aver accettato il calendario del tepering scandito dalla Fed e forse anche i due rialzi dei tassi che molti ipotizzano nella seconda metà del prossimo anno. Staremo a vedere.