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Pane: il rincaro sarà del 25%. Aumenti materie prime sono insostenibili

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Salvatore Dimaggio

I panificatori fanno sapere che gli aumenti delle materie prime sono ormai insostenibili e che il pane subirà notevoli incrementi.

I panificatori si trovano nella stessa situazione nella quale oggi versano i protagonisti di tante filiere produttive. Da un lato patiscono rincari tremendi della loro materia prima, dall’altro lato però hanno timore a riversarli sul consumatore finale. Per i panificatori sono varie le materie prime ad aver subito un notevole incremento dei costi. Ma su tutte il grano e l’energia elettrica sono quelle più gravose. Ma i panificatori sanno bene che trasferire completamente i costi di produzione sull’utente finale significa farlo fuggire verso prodotti surgelati o comunque altri tipi di consumi. Eppure oggi i rincari sono talmente forti ed insostenibili che i panificatori sono costretti a fare questo.

Un quadro generale

Per il pane sono attesi incrementi fino al 25%. Ma in generale su tutto il comparto alimentare sarà difficile evitare rincari di questo genere. Coldiretti sottolinea come preoccupano in particolare le prossime semine visto che i costi per gli agricoltori sono aumentati del 50%. Insomma sono tutti gli anelli di questa catena produttiva ad essere in sofferenza e poi chiaramente il prodotto finito non può che risentirne. Le varie associazioni di categoria chiedono un intervento da parte del governo, ma sgonfiare una spirale inflazionistica non è facile. Per il consumatore oggi arrivano tante incognite per far quadrare il bilancio, ma il problema dell’inflazione, come sottolineano gli esperti, è che colpisce tantissimi ambiti contemporaneamente rendendo difficoltoso far quadrare il bilancio.

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Ad ogni modo è poco credibile la versione di chi sostiene che si tratti di aumenti transitori.

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Assai probabilmente invece siamo entrati in un periodo di inflazione marcata e duratura.

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