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Disorientamento da Bitcoin: perché gli investitori sono confusi dalle criptovalute

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Salvatore Dimaggio

Il successo travolgente dei Bitcoin e di tutte le criptovalute ha creato notevoli contraddizioni e notevoli perplessità nel mondo del trading.

Innanzitutto l’ambiente finanziario è fortemente diviso e polarizzato su questa particolarissima forma di investimento. Gli estimatori e gli entusiasti sono tanti, ma altrettante sono le voci critiche che si alzano contro le crypto. Molti denunciano infatti che possa trattarsi solo di una colossale bolla. Molti altri pur non arrivando a ritenerle una bolla, pensano che comunque si tratti di un investimento a complessità molto elevata e che venga proposto a risparmiatori comuni con troppa disinvoltura. Insomma è certamente un dibattito molto acceso.

Su cosa basarsi?

Ma il trader tradizionale che voglia avvicinarsi al mondo delle crypto, è confuso e frastornato. Non solo tutte queste voci così contraddittorie gli impediscono di avere un’idea chiara sulla bontà di questo investimento, ma soprattutto gli mancano i punti di riferimento. In base a cosa si dovrebbe scegliere una criptovaluta piuttosto che un’altra? Qual è la quotazione giusta di una criptovaluta? Quando una criptovaluta si può dire sopravvalutata e quando sottovalutata? Non essendo legata a qualche azienda, qualche materia prima o a qualsiasi cosa di solido, la criptovaluta non offre quei punti di riferimento che l’investitore cerca. L’unico barometro può essere l’analisi tecnica, vale a dire (semplificando molto) l’analisi dei grafici, per scoprire delle regolarità nascoste. Ma solo questo per molti investitori è troppo disorientante.

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Quindi non mancano quei trader che vorrebbero avvicinarsi a questo mondo, ma non sanno davvero come adattare il trading tradizionalmente inteso a strumenti così esotici.

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Il consiglio non può che essere quello di evitare l’effetto moda e documentarsi per bene prima di intraprendere un investimento così oggettivamente diverso degli altri. Il fatto che “tutti ci si stiano buttando” non ci esime dal doverci informare.

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