Il dato è oggettivamente impressionante.
In questo ottobre 2021 si sono registrate il 35,7% di immatricolazioni in meno rispetto allo stesso mese del 2020. Ma a cosa è dovuto questo dato così negativo? Da una parte sicuramente gli incentivi del governo non sono stati erogati in maniera proprio ottimale. Il bonus si è presto esaurito; è stato ricaricato per poi esaurirsi in 24 ore. Una situazione anomala probabilmente provocata da un accaparramento degli incentivi da parte dei concessionari. Ne abbiamo scritto qui. Ma la causa maggiore è da ricercarsi nella grave crisi dei microchip che ha colpito tutto il settore automotive. La penuria dei microchip è un problema globale che sta mettendo in crisi le filiale le filiere produttive di tanti settori in tutto il pianeta. Basti pensare che Apple ha affermato che sicuramente non riuscirà a produrre entro Natale tutti i device che le verranno richiesti.
Forte carenza globale di chip
Ma è proprio il settore Automotive quello che è stato colpito nel modo più duro. I microchip sono determinanti nella costruzione delle automobili. Le automobili di oggi sono estremamente tecnologiche e un calo marcato della disponibilità di microchip ha determinato come contraccolpo una forte riduzione della capacità produttiva delle aziende del settore. Sicuramente il passaggio all’elettrico ha reso più acuto questo fenomeno, richiedendo una maggiore quantità di chip proprio in un momento in cui si manifestava questa penuria. E’ difficile prevedere quanto durerà la crisi dei chip ma gli esperti parlano di una soluzione nel 2023 o addirittura nel 2024.
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E’ una situazione assai complessa tanto che Hyundai ha clamorosamente affermato che intende iniziare a prodursi i microchip da sola. Certamente la crisi di questo settore ha bisogno di risposte, ma allo stato attuale non se ne vedono.
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Sul capitolo dell’eventuale rifinanziamento del bonus sulle auto ecologiche ancora nulla di nuovo.