Gli investitori mondiali sono in un periodo di forte incertezza.
Le borse continuano a salire indisturbate, ma sappiamo bene che sotto la calma ostentata dai mercati covano in realtà crisi piuttosto gravi. La crisi della supply chain rischia di mettere nei guai i numerosi comparti produttivi e dalle filiere di tutto il mondo si alzano lamenti sulla quasi impossibilità di produrre con questi rincari. Infatti è proprio l’inflazione a rappresentare forse la minaccia più grande. Le famiglie sono meno disposte a spendere e d’altra parte intere aziende ormai rischiano di fermarsi perché non riescono più a reggere i costi di produzione. In Italia sono clamorosi i casi del tessile di Prato e di alcune aziende Lombarde che minacciano di fermare la produzione a causa dei rincari. Ma cose del genere stanno accadendo praticamente in tutto il mondo. In uno scenario del genere molti stanno suggerendo le criptovalute come bene di rifugio e sta girando quest’idea secondo la quale sarebbero meglio anche dell’oro.
Due ottime idee
Da questo punto Laurence McDonald ex manager di Lehman Brothers ed ora editorialista molto ascoltato di New York Times e Cnbc vede le cose in modo notevolmente diverso. Paragona le criptovalute al gioco d’azzardo di Las Vegas e non consiglia assolutamente ai suoi lettori di investirci. Non sono un investimento sicuro e neppure un bene di rifugio. Ma allora il confuso investitore di oggi su che cosa dovrebbe puntare? McDonald ha un ottimo suggerimento. Per lui vale la pena di scommettere sull’argento. Infatti l’argento non solo è un ottimo bene di rifugio, ma soprattutto in una logica di industria sempre più green sarà sempre più richiesto perché importante in quei processi industriali di matrice più ecologica ed a minor impatto ambientale. Dunque puntare sull’argento per difendersi ma anche per vederlo crescere. Secondo lui potrebbe aumentare anche del 300% nei prossimi anni.
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Ma con questa crisi energetica c’è un’altra materia prima che potrebbe essere sicuramente far bene e cioè l’uranio.
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Il mondo ha fame di energia e certamente l’uranio avrà qualcosa da dire in questo scenario.