In 2800 comuni italiani non c’è neppure un bancomat, ma come si è arrivati a questo e perchè?
Si tratta di piccoli comuni dove l’età media spesso è piuttosto elevata. Di conseguenza la popolazione locale in prevalenza anziana non può avere accesso al contante e spesso ha difficoltà a svolgere anche le operazioni più semplici. Ma come si è potuti giungere ad una situazione così paradossale? Innanzitutto abbiamo una vera e propria guerra al contante che gli stati di tutto il mondo stanno portando avanti. L’obiettivo è quello di favorire la tracciabilità per rendere più difficile la vita all’evasione fiscale. Dunque questo significa scoraggiare i bancomat e incoraggiare sistemi di pagamento più tecnologicamente avanzati. Ma in questo caso, la colpa principale sicuramente è da attribuire alla trasformazione che il settore bancario sta subendo.
Si rende difficile la vita quotidiana
Infatti in una lotta spietata a contenere i costi e con la concorrenza di nuove forme di banca che non avendo filiali hanno costi bassissimi, le varie banche italiane hanno cominciato a tagliare filiali e bancomat. Lo scopo è quello di ottimizzare i costi e di tagliare al massimo le spese. Solo quelle filiali e quei bancomat che rendono davvero devono essere attivi e gli altri vanno tagliati. Questo significa un danno alla forza lavoro che trova impiego presso la banca ma anche un danno alla vita di tutti i giorni a tutti quegli abitanti di piccoli comuni che concretamente non sanno come accedere al contante.
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La retorica delle forme di pagamento digitali che si sostituiscono al contante chiaramente si può applicare con grande difficoltà ad una popolazione anziana e peraltro molto mal coperta dalla connessione ad internet.
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E a quanto pare il trend è destinato a crescere perchè filiali fisiche e bancomat continuano ad essere tagliati.