Che i prodotti Apple siano cari non è un mistero per nessuno. Infatti la maggior parte dell’utenza si rifugia sui cellulari Android decisamente più abbordabili.
Ma ovviamente un’azienda è libera di far pagare la sua merce quanto vuole. Apple ha legioni di seguaci disposti a spendere veramente tanto per i suoi prodotti. I suoi computer costano veramente tanto e i suoi famosi iPhone ancor di più. Ma pur di avere il brand della mela la gente è disposta a spendere tanto e a fare persino delle grottesche file sotto la pioggia scrosciante. Ma quando si ha un brand fortissimo alle spalle ci si può permettere questo ed altro. Ultimamente sulla rete sta venendo fuori una forte ironia sul famoso panno per pulire il computer di Apple che costa €25. Far pagare una semplice pezzuola per pulire lo schermo €25, in effetti è abbastanza surreale e persino Elon Musk ha fatto dell’ironia sul modo in cui Apple riesca a “spennare” i suoi fan più accaniti. Ma lo ripetiamo in ciò non c’è assolutamente niente di male. Più che altro però nell’attuale contesto questo dovrebbe farci riflettere non poco.
Infatti con la crisi della supply chain che indebolisce tutti i comparti dell’industria e che rende i costi di produzione più alti e i margini più risicati è ovvio che le aziende debbano correre ai ripari. Apple può permettersi il lusso di alzare il costo dei suoi prodotti senza problemi perché i suoi fan sono disposti a tutto pur di acquistarli. Altri brand forti possono fare altrettanto. Tutti coloro i quali si rivolgono ad una clientela estremamente fidelizzata ed appassionata possono alzare i costi. Ma quel 90% di aziende che deve lottarsi il cliente cercando di economizzare anche sul centesimo non può permettersi di attutire il colpo dell’inflazione della supply chain tirando fuori un panno da €25, ma più che altro sarà costretta a fermare gli stabilimenti come tante acciaierie anche italiane stanno facendo oppure a fallire come già il successo a delle utility inglesi. Oppure ad alzare i prezzi ma sapendo che questo sarà una mazzata per le vendite.
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Le aziende del Food italiano hanno detto chiaro e tondo che o la grande distribuzione aumenta i prezzi sugli scaffali o loro rischiano seriamente di fallire.
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Apple chiaramente questo problema non ce l’ha perché può aumentare i suoi prodotti in maniera addirittura ridicola, ma per la maggior parte delle aziende l’attuale situazione è tutt’altro che allegra.
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