Situazione molto tesa sul Nasdaq e in generale in tutto il comparto tecnologico USA.
Snapchat ieri ha annunciato notevoli perdite ed il titolo in borsa è letteralmente affondato perdendo oltre il 20%. Il danno che Snapchat riporta è dovuto a una forte carenza di introiti pubblicitari. Questo ha due cause. La principale sono le modifiche della politica sulla privacy di iOS che impattano fortemente sulla capacità di Snapchat di fare pubblicità. In secondo luogo la crisi della supply chain che ha colpito le aziende che fanno pubblicità su Snapchat rendendole meno disponibili a spendere sul settore pubblicitario. Quindi tutta colpa di Apple? In un certo senso sì. Infatti Snapchat così come praticamente qualsiasi altra app, guadagna dalla pubblicità. Ma perché la pubblicità abbia un valore deve essere estremamente mirata.
Apple colpisce i concorrenti
Per fare un esempio: se una donna appassionata di fitness ed alla quale non importa niente della boxe, riceve un annuncio pubblicitario che riguarda guantoni da boxe è evidente che quella pubblicità non ha alcun valore. Cambiando la sua politica sulla privacy e rendendola più restrittiva, Apple ha reso meno efficace la pubblicità sulle app. Di conseguenza il danno riportato da Snapchat potrebbe un domani a essere riportato praticamente da qualsiasi altro social. Si tratta di un danno generalizzato che coinvolge tanto i social network e più In generale il mercato dell’advertising. Dunque non stupisce che tutti tecnologici siano virati decisamente al ribasso. Questa notizia clamorosa diffusa da Snapchat sicuramente creerà un dibattito e non è escluso che Apple faccia marcia indietro riguardo le sue politiche sulla privacy.
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Tra gli addetti ai lavori erano emerse perplessità riguardo questa modifica fatta da Apple, ma non si immaginava un impatto così forte.
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In realtà pare che queste modifiche, dal punto di vista dell’efficacia della pubblicità, avvantaggino Apple a danno delle app che girano sulla sua piattaforma.