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Gli smartphone pieghevoli sono stati un disastro. Ed Apple gongola

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Salvatore Dimaggio

Per anni Samsung ha annunciato che sarebbe stata la prima azienda a rivoluzionare il mondo con l’innovativo smartphone pieghevole.

Ma in realtà erano tantissime le aziende tecnologiche che rincorrevano il gigante coreano in questa gara. Una gara feroce che oggi appare una corsa verso il nulla. Samsung è stata la prima a lanciare il suo foldable. Pur di essere la prima in questa presunta rivoluzione straordinaria ha fatto uscire sul mercato un dispositivo acerbo pieno di errori e di bug che poi sostanzialmente è stato ritirato e ripresentato qualche mese dopo. Poi sono arrivate Huawei ed altre aziende in ordine sparso. Alcune aziende minuscole hanno puntato tutto pur di essere presenti in questo settore così promettente.

Una gara verso il nulla

La convinzione generale era che chi fosse riuscito a tirare fuori questo ibrido tra smartphone e tablet, avrebbe stabilito uno standard. Erano tutti convinti che lo standard che Apple ha creato con iPhone e che sempre Apple ha creato con iPad, la prima azienda a sfornare un foldable l’avrebbe creato per la meravigliosa industria del foldable. Senonché si è amaramente scoperto che il segmento di mercato dei foldable non esiste e che questi costosissimi (tanto per gli utenti che per le aziende cellulari pieghevoli) non interessano assolutamente a nessuno. Il loro sviluppo costa un occhio della testa, ma rimangono assolutamente invenduti ed inutilizzati. Ed Apple gongola perché lungimirante come sempre, in quel settore è stata l’unica grande azienda a non aver mai creduto e non aver mai puntato niente.

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Quando la stampa era convintissima che il foldable sarebbe stato il futuro, molti erano scandalizzati dal fatto che Apple si stesse autoescludendo da questo settore.

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Oggi ci accorgiamo di quanto avesse ragione. Non sempre ciò che è nuovo ed inedito, è necessariamente poi gradito dal pubblico.

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