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L’ETF su Bitcoin polverizza tutti i record e raccoglie un miliardo di dollari in un giorno

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Salvatore Dimaggio

L’ETF dei desideri quello atteso per mesi e che per un bel po’ di tempo sembrava proprio che non avrebbe dovuto concretizzarsi, ha fatto il botto.

Per mesi è sembrato che la Sec non lo avrebbe approvato, che fosse contraria, che gli avrebbe messo i bastoni tra le ruote in ogni modo e invece alla fine l’etf su Bitcoin è diventato realtà nel tripudio generale ed in un solo giorno di contrattazioni ha raggiunto un miliardo di dollari. Cifre folli tipiche di una bolla per i detrattori. Cifre importanti che fanno essere sicuri di un mercato ormai maturo secondo gli entusiasti. Adesso l’argine si è rotto e chiaramente verranno altri etf su Bitcoin. Anche se probabilmente scalzare il primo diventerà difficilissimo e questo spiega la gara di tanti gestori di fondi per essere il primo ammesso su Bitcoin dalla Sec. Queste sono questioni che all’uomo comune non riguardano.

Un trionfo

Ma certamente per le criptovalute è cambiato qualcosa. Oggi non c’è autorità mondiale che tenga, non c’è sistema di regolamentazione che spaventi più nessuno. Ormai la percezione sulle criptovalute è che siano inaffondabili e che investirci sia fare un investimento intelligente e altamente redditizio. Il governatore della Banca Centrale britannica ha ricordato come le criptovalute attualmente valgano il doppio di quanto valessero i subprime alla vigilia della crisi del 2008. Ma questi moniti ormai cadono nel vuoto. Cadono nel nulla… sembrano non interessare più a nessuno. Il Bitcoin è stato definitivamente sdoganato dalla Sec e questa è l’unica cosa che conta.

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Gli analisti parlano ormai di 100.000 dollari come un risultato all’orizzonte e nemmeno fa più notizia.

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Se è la madre di tutte le bolle come diceva Bank of America qualche mese fa, adesso fa davvero paura.

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