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Autarchia del microchip: Hyundai inizierà a produrre i propri. E non è un buon segno

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Salvatore Dimaggio

Hyundai ha annunciato che inizierà a produrre i propri microchip.

Una notizia piuttosto sconvolgente per un’azienda che in realtà dovrebbe produrre automobili. Ma alle volte tendiamo a sottovalutare quanto la crisi dei microchip abbia impattato profondamente sull’industria. Sull’industria dell’informatica, certo, con i principali produttori di laptop che annunciano tagli alla produzione e con Apple che annuncia tagli al suo famoso smartphone. Ma l’impatto forse più forte è stato sul mondo dell’automobile. Sono tantissime le aziende che hanno dovuto tagliare la produzione semplicemente perché non riuscivano ad approvvigionarsi di abbastanza microchip. Un problema che alcuni hanno voluto vedere come transitorio, ma che invece altri analisti hanno preso decisamente sul serio. Un collo di bottiglia sui microchip può essere tremendo per l’industria dell’automobile e non solo. Hyundai ha preso questa minaccia tremendamente sul serio e così ha deciso di produrre in casa i suoi microchip.

Forse una scelta quasi obbligata

Una scelta del genere non è cosa da poco perché iniziare una produzione così complessa e così ad alto valore aggiunto ha costi e complessità tecniche straordinarie. Ma sei Hyundai è arrivata a questa decisione i motivi sono assai profondi. Tesla ad esempio che produce in casa le sue batterie e che ha sviluppato un contratto molto particolare in esclusiva con Samsung per i suoi microchip si è trovata fortemente avvantaggiata rispetto alle altre aziende. Ecco perché non sorprende la decisione di Hyundai, anzi appare decisamente coerente con un mondo nel quale dipendere da altri per il chip sta diventando pericoloso.

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L’azienda con questa decisione clamorosa farà scuola? Difficile dirlo, ma probabilmente in parte si. Ciò dimostra come i chip siano diventati troppo preziosi e richiesti per considerarli una voce secondaria.

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Sicuramente una crisi pesante come quella dei chip sta cambiando tante cose nell’industria.

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