Il governo ha deciso di fare guerra al contante e per questo il Bancomat è finito nel mirino del fisco.
Fino alla fine di quest’anno l’importo massimo che si potrà utilizzare per i pagamenti in contanti è di €2000. Tuttavia dal primo gennaio del prossimo anno questo limite si dimezza e scende a €1000. Di conseguenza qualsiasi pagamento o trasferimento di denaro dovremmo fare dall’inizio del prossimo anno si dovrà fare utilizzando mezzi diversi dal contante. Dunque mezzi elettronici o bonifici oppure la carta di credito ma sicuramente non il contante. È per questo che sicuramente l’utilizzo del bancomat deve cambiare. Infatti un dimezzamento delle soglie massime di utilizzo del contante implica in linea di principio una diminuzione dei soldi che ha senso prelevare dal bancomat. Di conseguenza i controlli del fisco certamente saranno ricalibrati in base a questa profonda trasformazione dell’ uso del contante.
Soglia dimezzata
Alcuni sostengono che il contante progressivamente sparirà ma questo sicuramente è un discorso più a lungo termine. Certamente però con i limiti che utilizzo del contante così ribassati, lasciare sostanzialmente invariata la quantità di denaro che si preleva al bancomat potrebbe far saltare la mosca al naso ai controllori del fisco. Quello che è certo è che dal primo gennaio 2022 i pagamenti superiori ai €1000 effettuati in contanti saranno duramente sanzionati. Anche se i partiti dell’ala destra della maggioranza si dicono più propensi ad essere più tolleranti sull’utilizzo del contante, queste norme difficilmente saranno modificate poiché il governo le considera uno strumento fondamentale di contrasto all’evasione.
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Il contante è odiato dal fisco perchè ritenuto una via troppo facile per evadere dunque anche se da destra si fa pressione per alzare le soglie, la volontà di arginarlo è davvero tanta.
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Importante dunque non sgarrare sulle nuove soglie.