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Pensioni, il FMI dice agli italiani di rassegnarsi alla Fornero

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Salvatore Dimaggio

I partiti politici italiani stanno facendo di tutto per non lasciare che finita quota 100 si torni al baratro della Fornero.

Sono state avanzate le proposte più diverse tanto dai partiti politici che dai sindacati che da economisti di varia natura. Ognuno ha proposto soluzioni più o meno praticabili per non lasciare i pensionati in balia della legge Fornero. Una legge odiatissima e assai sfavorevole per il pensionato. Ma come sappiamo quota 100 è agli sgoccioli ed il rischio concreto è che si torni proprio alla Fornero. La politica chiede un canale di uscita a 62 anni, magari solo come misura temporanea e solo per una platea ristretta di lavoratori. Insomma le forze politiche non vogliono essere costrette a dover ammettere ai pensionati italiani che dopo la fine di quota 100 non sono riusciti a trovare nulla di meglio per salvarli dalla Fornero. Ma il vero nemico in tutto ciò il è Fondo Monetario Internazionale. Infatti in una nota rivolta agli stati ma che sembra scritta proprio per l’Italia (e probabilmente lo è) il Fondo Monetario Internazionale richiama gli stati al rigore sul sistema pensionistico.

Un monito difficile da eludere

E’ una nota rivolta in generale a tutti gli stati, ma in molti ci vedono un richiamo diretto al nostro. Si parla di rigore dei sistemi pensionistici, si parla di sostenibilità nel tempo, si parla di debito pubblico troppo elevato. Ma in parole povere si parla proprio della Fornero. Leggendo questa nota l’impressione che si ha è proprio che sia rivolta al dibattito politico che sta avvenendo in Italia e che il Fondo Monetario Internazionale si voglia dire che la Fornero è una strada obbligata.

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E sullo stesso tenore si muovono anche le autorità europee.

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Difficile che la politica italiana possa dire di no sia all’Europa che al Fondo Monetario Internazionale.

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