Quello dell’arredatore è uno di quei lavori un po’ particolari che richiede gusto sensibilità capacità tecniche e conoscenza del mercato.
Esistono vari tipi di arredatori di interni: si va da quelli che realizzano la casa dei sogni per famiglie desiderose di vivere in un ambiente ricercato e particolare, così come vi sono quelli che operano per negozi o magari catene di negozi. Ci sono poi gli arredatori che si occupano di concepire gli showroom. Un arredatore deve avere sicuramente buon gusto e notevoli capacità artistiche. Ma tutto questo non basta. Un buon interior designer deve conoscere anche le attuali tendenze del mobile e dell’interior design. Deve avere un’ottima conoscenza degli attuali cataloghi delle aziende più affermate. Deve saper usare i software di progettazione 3D per poter renderizzare al cliente le sue proposte e le sue offerte. Ma oltre a tutto ciò è necessaria anche una grande empatia e capacità di comunicazione per riuscire ad entrare in sintonia con il cliente e con ciò che davvero vuole.
Tante competenze che convivono in un’unica figura
Molto spesso infatti i clienti, che siano famiglie, single o proprietari di negozi hanno un’idea piuttosto vaga ed approssimativa di quello che davvero vogliono e usano termini generici che non aiutano molto. Qui sta la bravura del buon interior designer capace di guidare il cliente verso ciò che davvero vuole e verso l’impatto visivo che in definitiva davvero desidera. Essendo un libero professionista, le tariffe i guadagni variano molto ma per quelli più affermati e che diventano dei nomi di grido in una città si può arrivare a guadagnare anche tanto.
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Ma tutto ciò non deve essere qualcosa di astratto. Il buon arredatore deve riuscire a fornire preventivi chiari e tabelle di marcia realistiche.
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Molteplici competenze, dunque per trasformare i sogni in realtà.