Nel 2021 nessuno ha fatto meglio del Bitcoin.
Ci sono stati tanti profeti di sventura che vedevano il crollo della popolare criptovaluta ma in realtà sia le azioni che le commodity hanno fatto peggio. Attualmente i Bitcoin sono al 50% in più dall’inizio dell’anno e gli speculatori cantano vittoria. È vero che c’è stata una violenta correzione durante il corso dell’anno ma poi è sostanzialmente rientrata. Ma è realmente una vittoria? Vediamolo insieme. Sostanzialmente nessuno nega che Bitcoin cresca tanto di valore. Così come nessuno nega che Bitcoin similmente alle altre criptovalute, sia sempre dinamico ed in crescita. Inoltre c’è anche da dire che oggi tanti consulenti finanziari consigliano il Bitcoin.
Bolla o non bolla?
Dunque per tanti versi diciamo che è stato anche un po’ sdoganato rispetto al passato. Il problema del Bitcoin tuttavia non è quello di salire poco, ma semmai di salire troppo. Può sembrare un’affermazione paradossale ma il problema è che chi diffida del Bitcoin, teme che sia una bolla speculativa, di conseguenza quando crollerà, crollerà di schianto.
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Di conseguenza per gli appassionati di Bitcoin sostenere con forza che è cresciuto più di tutti non significa difendere la crypto dagli attacchi di chi dice che è una bolla, ma semmai in un certo senso confermarli. Ad ogni modo il Bitcoin è salito sopra i 55.000 dollari ed è da metà aprile che non si trovava così in alto e se è una bolla o no lo dirà il tempo. Sicuramente adesso incassa la fiducia di tanti anche insospettabili come Soros.
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Certo bisogna dire che il ban della Cina sostanzialmente non ha fatto nulla alla popolare criptovaluta. Infatti tanti sostenevano che dopo il ban la moneta sarebbe crollata. Ciò non è accaduto, anzi è stata una prova di forza. Il paradosso è che crescendo il BTC continua a dare ragione ad entrambe le fazioni.