Il governo procede con la riforma del catasto, ma la Lega e le forze di centro-destra temono una patrimoniale.
La riforma del catasto è un tema di cui si parla ormai da anni ed il governo Draghi lo ha ripreso in mano. Le forze di centro-destra hanno fatto le barricate sostenendo che il governo volesse incrementare le tasse sulla casa e di introdurre una sorta di patrimoniale. Draghi ha smentito categoricamente questa ipotesi ed ha sostenuto che il catasto viene ritoccato semplicemente per renderlo più equo ma senza complessive maggiorazioni di imposta. Il tema dell’immobiliare in Italia è assai delicato perché in molti lamentano una tassazione che sta deprimendo il comparto.
Stangata sugli immobili o no?
Infatti l’immobiliare in Italia sta crescendo meno del resto d’Europa e questo preoccupa gli addetti ai lavori. Intanto Salvini cavalca la protesta e conferma lo stop alla delega fiscale sugli immobili. Draghi sostiene che non abbia senso calcolare l’IMU su valori che non sono realistici. E chiaramente c’è chi parla di crisi di governo. Anche se tutti lo negano. Il timore è un aggravio di tasse su questo delicato settore possa ulteriormente far disamorare gli italiani da un comparto che guardano con crescente sospetto. Anche perchè molti temono che una volta finita la spinta propulsiva dei lauti bonus erogati nel periodo del covid il settore possa accusare il colpo. Ovviamente il Governo Draghi va avanti e non accetterà imposizioni, ma resta da capire in concreto che impatto avrà questa riforma. Il Ministro ha detto che gli aumenti ci potranno essere ma dal 2026 e questo spaventa in molti. Tanto che la Lega sostiene che non vuole firmare un assegno in bianco.
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Ad ogni modo la Lega ribadisce di essere una forza di governo e di non voler mettere in difficoltà l’esecutivo Draghi.
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Certamente questa per la Lega è una battaglia di bandiera, ma sono in molti a temere rincari.
