Intervenendo al meeting Forbes/SHOOK Top Advisor a Las Vegas il professore ha pronosticato un’ inflazione dal 20% al 25%.
Il noto professore di economia molto ascoltato negli Stati Uniti Jeremy Siegel prevede un incremento dei prezzi addirittura del 20 – 25%. Queste sono le pesanti previsioni per l’attuale scenario inflazionistico nel quale siamo entrati. La causa di questa inflazione, secondo il professore è riconosciuta nel quantitative easing portato avanti dalla Federal reserve durante tutte le ultime gestioni della banca centrale. Di conseguenza Siegel non incolpa solo Powell per l’attuale situazione di marcata inflazione ma anzi le scelte ultra espansive partono da ben prima. In realtà è con l’arrivo del quantitative easing portato avanti dalla Banca Centrale Americana e da quella europea che si sono gettate le basi per questa galoppante inflazione. Il professore ipotizza che ci potrebbero essere svariati anni di inflazione che si attesta tra il 5 e il 7%.
Uno scenario insostenibile
E nel fare questa previsione si ricollega a Milton Friedman. Ad ogni modo Siegel vede nell’attuale dinamica dei prezzi dell’energia ma non solo, una via che porterà ad un aumento globale appunto che potrebbe arrivare al 25%. Non è soltanto l’energia sul banco degli imputati. In realtà sono un po’ tutte le materie prime a crescere. Siegel infatti, non vede negli attuali rincari un fenomeno transitorio. Egli ritiene che tutte le materie prime sostanzialmente continueranno a crescere come già stanno facendo.
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Resta da capire come gli stati le aziende e i consumatori potranno fronteggiare questo grave aumento dei prezzi che chiaramente poi si rifletterà anche sul mercato.
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Prima o poi le banche centrali dovranno pur iniziare con il tapering ma resta da capire quanto potranno effettivamente impattare su questa dinamica dei pezzi