Lo scandalo Evergrande in Cina ha spaventato molto gli investitori.
Molti si chiedono se Evergrande sia un caso isolato o se sia semplicemente l’inizio dello scoppio della bolla immobiliare cinese. I debiti di Evergrande sono pari a 306 miliardi di dollari, ma secondo alcune stime i debiti globali dell’immobiliare cinese sarebbero 10 volte tanto. Ciò che le società di analisi stanno mettendo in evidenza è che in Cina per anni ci sono costruiti immobili che nessuno avrebbe comprato. La cosa più grave è che si costruivano sapendo già che sarebbero rimasti invenduti. Era semplicemente un meccanismo speculativo malato e fine a se stesso.
Un contagio molto grande
Questo emergerebbe dai report che si stanno susseguendo in queste ore sulla situazione cinese. Uno sviluppo immobiliare non dovuto ad un aumento della popolazione ma semplicemente a manovre speculative che adesso stanno presentando il conto. A quanto pare dunque sull’immobiliare cinese peserebbe un debito da 3300 miliardi di dollari. Ed ora arriva un’altra società che non riesce a pagare i suoi debiti. Si chiama Fantasia ed è sicuramente molto più piccola di Evergrande ma dà l’idea che, come molti temono, il contagio non sia certo finito qui. Ma che cosa significa per il resto del mondo un contagio di queste proporzioni? Se la bolla immobiliare cinese effettivamente sta per scoppiare o sta già scoppiando questo potrebbe generare un problema creditizio in Cina e poi a cascata anche nel resto del mondo. Inoltre potrebbe trascinare in basso tutto il settore immobiliare. Ad ogni modo anche la più piccola Fantasia è purtroppo prossima al default. Ed anche Sinic Holdings non sarebbe lontana.
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Questo per gli investitori è un rebus. L’attuale debolezza della borsa cinese è un’occasione per comprare a prezzi bassi o il segnale che è meglio disinvestire dal paese del Dragone?
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Intanto il Governo cinese ha fatto poco per rassicurare i mercati.