La crisi energetica globale morde l’economia e dopo la decisione dell’Opec di ieri tutti vogliono puntare sull’oro nero.
La giornata di ieri è stata campale sul fronte del petrolio. E’ stata uno spartiacque in questa crisi energetica. Ogni settimana che passa, la crisi energetica morde con sempre maggiore forza. Il grafico tecnico del petrolio mostra uno scenario chiaramente rialzista ma è l’economia reale che sottolinea come l’oro nero sia destinato a salire con forza. La crisi energetica sta impattando sull’economia mondiale con grande forza e sarebbe sbagliato pensare che si manifesti solo come rincari delle bollette ed alla pompa di benzina. E’ un fenomeno che colpisce l’economia mondiale e tanti oggi vogliono trarre profitto da ciò.
Investimento difensivo
Almeno come scelta difensiva. Il caro energia sta pesando tanto su tutta la catena produttiva globale e chiaramente ciò mette un grave peso sulla ripresa post covid. Anzi in Cina la situazione è ancora più grave a causa di una crisi energetica che sta bloccando ampie parti della produzione. E’ chiaro allora che l’oro nero torna a diventare un bene su cui investire. Soprattutto dopo la decisione Opec di ieri. Ieri infatti l’Opec ha gelato le speranze di chi voleva un aiuto da parte sua all’economia globale. Infatti l’Opec ha il potere di decidere la quantità di petrolio prodotta. Se avesse voluto, avrebbe potuto decidere un aumento della produzione che poteva abbassare i prezzi dando respiro sul fronte dell’inflazione energetica. E qualcuno ci sperava visto che circolavano indiscrezioni, poi rivelatesi infondate di un aumento di produzione. Qual è stata la conseguenza di tutto ciò? che il Brent è arrivato al prezzo che non si vedeva da anni di 82 dollari. E ora gli investitori sono ancora più decisi a puntare sul petrolio.
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Chiaramente se il petrolio era al centro dei consigli di investimento prima, figuriamoci adesso.
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Ad ogni modo ciò è un’altra tegola sulla questione della crisi energetica che si conferma fenomeno robusto e strutturale.