E’ una situazione assai paradossale quella dell’immobiliare italiano.
Mentre in tutto il mondo i valori degli immobili crescono, in Italia negli ultimi 10 anni sono sostanzialmente diminuiti. La cosa più preoccupante è che in generale ci troviamo in una situazione che le autorità monetarie considerano di bolla immobiliare. In sostanza i valori degli immobili sono cresciuti veramente tanto e con tale dinamismo che per gli analisti si tratta di una bolla. Dunque si tratterebbe di un fenomeno meramente speculativo pronto a scoppiare. Lo scandalo Evergrande in Cina potrebbe dunque essere soltanto il primo caso che preannuncia lo scoppio della bolla immobiliare. I falchi della Federal reserve hanno più volte messo in guardia contro i rischi della bolla immobiliare ed anzi hanno usato lo scoppio della bolla come argomento per spingere su un’accelerazione del tapering.
Noi abbiamo solo lo scoppio senza la bolla
Ma se lo scoppio della bolla immobiliare dovesse effettivamente esserci questo non significa ebbe un ulteriore depauperamento del valore degli immobili italiani? È difficile dirlo ma probabilmente si. Dunque avremo una situazione paradossale nella quale un mercato che ha perso di valore negli ultimi 10 anni e che viene sottoposto ad una tassazione spaventosa, perderebbe ulteriormente di valore semplicemente perché trascinato al ribasso dai suoi omologhi in giro per il mondo. Ma la differenza è che gli altri mercati immobiliari nel frattempo hanno guadagnato.
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Dunque uno scenario assai complesso quello dell’immobiliare sul quale adesso pesa anche la riforma del catasto che si preannuncia come l’ennesima mazzata.
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In effetti sono vari gli indicatori che suggeriscono come la bolla immobiliare in giro per il mondo in realtà ci sia davvero. Staremo a vedere
