L’attuale situazione del mercato dell’energia è assai complessa e delicata. Le materie prime hanno subito un rincaro veramente forte a tutti i livelli.
Petrolio Carbone gas, praticamente tutte le fonti di approvvigionamento energetico stanno salendo di prezzo. In Inghilterra la situazione sta precipitando. Ma non dobbiamo pensare che quello che accade nel Regno Unito sia qualcosa di isolato e lontano da noi. Il popolare calciatore è rimasto bloccato in coda 7 ore per fare benzina. Ma in Gran Bretagna questa è ormai la norma. Nel Regno Unito ben 10 aziende che si occupano dell’erogazione di luce e gas sono fallite nell’ultimo periodo. Chi pensa che l’aumento dissennato delle bollette finisca nelle tasche delle aziende dell’energia non si rende conto del fatto che sono le materie prime a crescere di prezzo e di conseguenza le utilities finiscono per essere sotto pressione. Ma la vera minaccia è quella della benzina.
Non può che salire: penuria e speculazione
Infatti nell’attuale scenario internazionale ci sono seri rischi che la benzina cresca vertiginosamente di prezzo. È questa la previsione degli analisti che non a caso consigliano agli investitori di puntare su questo settore. E qui nasce l’altro problema, vale a dire quello della speculazione. Se tutti sappiamo che la benzina crescerà questo crea un ulteriore boost di speculazione perché logicamente saranno in tanti ad investire sui petroliferi. Di conseguenza oltre alla crisi di materie prime c’è anche la speculazione spingere in alto i costi della benzina. In tutto ciò le banche centrali sono piuttosto assenti. Sino ad oggi hanno negato l’esistenza dell’inflazione ed oggi tendono a dire che è un fenomeno transitorio.
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Purtroppo però gli analisti non sono assolutamente d’accordo su questo di conseguenza prepariamoci a notevoli rincari.
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La benzina non costava così tanto dal 2014, ma mentre allora esistevano le condizioni per una discesa, oggi le cose sono notevolmente cambiate e siamo in uno scenario pienamente inflazionistico.