Chi siamo

Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

L’inflazione è fortissima: investiamo in un paniere di materie prime con un click

Foto dell'autore

Salvatore Dimaggio

La spirale inflazionistica che sta coinvolgendo tutto il pianeta è davvero senza precedenti.

Bisogna andare con la mente agli anni ’70 per trovare una pressione inflazionistica così forte e generalizzata. Tutte le materie prime sono in netto rialzo e questo forte movimento di prezzi sicuramente sarà duraturo. Anche se le banche centrali hanno detto e ripetuto che l’inflazione è un fenomeno transitorio ormai tutti gli analisti si rendono conto che un fenomeno forte e strutturale e destinato a restare. È normale allora che ci si chieda come fare a difendersi dall’inflazione ma anche a guadagnare. Se le materie prime sono in netto rialzo ed anzi c’è penuria di esse può essere assai utile investire in un paniere piuttosto vasto di materie prime. Questo perché l’inflazione difficilmente prevedibile ma anche capricciosa. Di conseguenza investire nelle materie prime significa cavalcare un rialzo praticamente scontato ma diversificare resta comunque una buona strategia.

Diversificare in modo facile

Tutti gli studi attualmente disponibili confermano che dall’energia al caffè all’acciaio al carbone c’è un rialzo generalizzato. Vediamo allora come investire in modo semplice su questi forti rialzi con uno strumento molto semplice da utilizzare come un etf. Vi proponiamo vari etf che cercano di sfruttare questo approccio divenuto purtroppo molto attuale. Invesco Bloomberg Commodity UCITS ETF Acc con ISIN IE00BD6FTQ80 e Ticker CMOD. Replica il vasto paniere di Bloomberg ed è uno degli ETF più forti in questo segmento. 

Leggi anche: L’inflazione morde: Groupon e acquisti in gruppo per difendersi

UBS ETF (IE) CMCI Composite SF UCITS ETF (USD) A-acc con ISIN IE00B53H0131, e Ticker CCUSAS. Qui l’approccio è un po’ diverso anche se il focus resta lo sfruttare il rialzo di materie prime e la diversificazione.

Leggi anche: Condono, cambia tutto: salta il limite dei 5.000 euro. Lo chiarisce Ruffini delle Entrate

Dobbiamo fare i conti con l’inflazione e questi strumenti sono un modo sicuramente corretto di rapportarsi a questo fenomeno ingiustamente minimizzato dalle banche centrali.

Gestione cookie