Facebook da anni studiava come sfruttare via social anche i più piccoli.
Il rapporto tra i minorenni e i social è assai delicato. Quasi ogni giorno si leggono storie assurde di challenge pericolosissime nate su tiktok o di adescamento di minori o cose del genere. Di conseguenza sta ai genitori e a chi gestisce queste immense piattaforme proibire la navigazione ai minorenni oppure renderla sicura. A quanto pare Facebook non fa né l’uno nell’altro. È il Wall Street Journal a pubblicare un’indagine a puntate estremamente particolareggiata sul lavoro che fa Facebook nei confronti dei minori. Fino ad oggi da questa indagine a puntate era emerso semplicemente il marcio relativo di Instagram Kids che infatti proprio a seguito di questa indagine è stato sospeso non si sa fino a quando. Nell’ultimo capitolo di questa indagine piuttosto inquietante il WSJ mette addirittura in luce come Facebook cerchi di sfruttare dal punto di vista commerciale le interazioni dei minorenni su Messenger già a partire dalla fascia 0 5 anni.
In pratica tutte le fasce di età dei minori vengono attentamente studiate per essere trasformate in business. Addirittura fasce come 0 – 5 anni o 5 – 10 anni risultano assai misteriose. Ma evidentemente Facebook ritiene di poter sfruttare commercialmente persino questi bimbi così piccoli. Non si vuol fare del sensazionalismo su questi inchiesta ma non sorprende che abbia suscitato Un vespaio. Facebook si è giustificata in ogni modo ma queste carte interne fatte circolare dal Wall Street Journal sono abbastanza chiare in merito alla grande disinvoltura con la quale il colosso dei social network si muove nei confronti dei minori.
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È davvero il caso che queste notizie non finiscono nel nulla come il social vorrebbe ma che impongono regole effettivamente stringenti a carico di chi gestisce i social.
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Infatti fino ad oggi le dichiarazioni dei portavoce dei vari social network e Facebook in testa non sono approdate a nulla di concreto. Questa indagine è assai inquietante e speriamo che davvero smuova qualcosa.
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