Partita molto complicata quella del governo sul fronte dei rincari delle bollette. Ormai è pacifico che luce e gas aumenteranno del 30-40% per tutte le famiglie italiane.
Ma le stime più realistiche parlano di un aumento proprio del 40%. D’altro canto è stato proprio il ministro Cingolani a parlare di questa cifra senza nascondere la gravità dei rincari. Questo ovviamente sarebbe una gelata pesantissima per la timida ripresa post covid. Il governo sta vagliando tutte le opzioni ma fonti bene informate dicono che probabilmente cercherà di ridurre l’impatto con un bonus per compensare i maggiori costi. Ma qui arrivano i problemi. Innanzitutto questo bonus non sarà erogato a tutti ma solo alle famiglie più povere e in secondo luogo comunque sia questo bonus non andrà ad annullare l’impatto dei rincari ma andrà a compensarlo di circa la metà.
Varie opzioni ma la strada è complessa
Probabilmente un ulteriore aiuto potrebbe arrivare dal cambiamento nel calcolo delle tariffe promesso dal governo ma per quello si dovrà attendere ancora un po’. Inoltre saranno potenziati i bonus esistenti, il bonus bollette 2021, già attivo da luglio e che scatta con Isee entro 9.265 euro o 20.000 euro sei si hanno quattro figli a carico. Può essere anche percepito da chi abbia reddito di cittadinanza.
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Ad ogni modo alcuni osservatori notano che probabilmente il governo vuole riprendere in mano anche l’ipotesi del nucleare. Attualmente comunque nel concreto non si hanno ancora notizie chiare dell’ammontare di questo bonus e neppure si sono strumenti per capire concretamente a chi può andare
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E il ministro Cingolani in un’intervista al Corriere dice che ogni volta che la burocrazia degli enti locali dice no ad un pannello solare stiamo rendendo la transizione ecologica più lenta e costosa.