Diciamocelo: sul discorso sicurezza Apple ha sempre preso in giro Android. Una volta hanno fatto persino una pubblicità per prendere in giro la concorrenza.
La tesi di Apple è che il proprio Store è veramente sicuro mentre il concorrente Play Store di Android è una specie di porto di mare. Apple ha sempre sostenuto di operare un controllo di ferro sulle sue App tanto che in effetti è stata addirittura considerata un po’ asfissiante in merito alle richieste fatte agli sviluppatori. Ma si è sempre difesa sostenendo che l’importante è la sicurezza degli utenti. Dunque ovviamente oggi non può che sorprendere sapere che c’è addirittura una class action contro Apple. Ma vediamo di capire cosa è successo. Sotto accusa è proprio il famoso App Store, il sicurissimo store dove trovano posto soltanto applicazioni di comprovata sicurezza e assolutamente innocue per l’utente.
Un mito infranto
Purtroppo però tra queste app c’è anche Toast Plus, wallet di criptovalute. E fin qui niente di strano: i wallet di criptovalute si trovano facilmente sugli store. Il problema è che toast Plus e un wallet fasullo e truffaldino che aveva il solo scopo di rubare le crypto dei suoi utenti. Apriti cielo. In realtà app truffaldine con il compito di derubare gli utenti sul fronte crypto ne sono state trovate davvero tantissime sul Play Store e bisogna onestamente riconoscere che comunque lo store di Apple è molto più sicuro del Play Store. Però detto questo da oggi il mito della sicurezza assoluta della Store sul fronte krypto è caduto miseramente.
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Vedremo come si evolverà questa causa che certamente impone ad Apple una maggiore severità.
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Questa storia impone anche agli utenti di verificare sempre per conto loro, specie quando si tratta di qualcosa così complesso come le crypto.