Fuori da ogni iperbole una settimana di fuoco. La riunione della Fed sarà particolarmente accesa perché mai come oggi falchi e colombe sono posti su distanze siderali. Pesa la bolla immobiliare.
Bullard e i suoi premono per un tapering rapido, al massimo entro fine anno. Pesa l’inflazione e pesa la bolla immobiliare che ormai in pochi negano e pesa il caso Evergrande. Le colombe da parte loro portano elementi altrettanto forti. La ripresa assai incerta, la sciarada delle varianti e soprattutto della variante Delta che potrebbe imporre chiusure di scuole ed aziende. Ma soprattutto l’argomento più forte di tutti, almeno dal punto di vista meramente pragmatico. E questo argomento è che se il tapering dovesse essere troppo deciso le borse potrebbero crollare. In effetti il panico è dietro l’angolo perché in molti sostengono che gli attuali valori dei listini siano completamente irrealistici e tenuti su soltanto dalle montagne di aiuti delle banche centrali. Ma questa settimana ci sono anche le decisioni della banca centrale britannica e di quella cinese.
Troppi decisori insieme ed il mercato trema
Il loro posizionamento è strategico sul tema del tapering e su importanti decisioni che riguardano le loro economie. In generale è una settimana ricca di market mover e le varie banche centrali si trovano a dover decidere e comunicare in modo sostanzialmente contemporaneo quello che sarà l’aspetto dei mesi a venire. In particolare la Banca Centrale cinese avrà il compito di rassicurare i mercati che temono l’effetto Domino di evergrande. Non stupisce dunque che la settimana sia cominciata in profondo rosso.
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PMI preliminari in Eurozona e IFO di fiducia in Germania tra i tanti dati forti che turberanno i sonni dei mercati in questa accesa settimana.
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Le banche centrali speravano in un autunno di ripresa per servire l’amaro calice del tapering, ma le cose non stanno andando come previsto.