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Il paradosso dell’oro: la Fed può buttarlo giù, ma se esagera lo fa esplodere

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Salvatore Dimaggio

La situazione attuale dell’oro è veramente molto complessa. Dopo un mese all’insegna dell’ottimismo e del rialzo abbiamo visto le ultime sedute piuttosto cupe sul metallo giallo.

Tanto è vero che un sentiment registrato come stabilmente positivo nell’ultima settimana ha virato decisamente verso il basso. Dunque è finito l’appeal dell’oro. Non è così semplice. La Fed promette battaglia e il Dollaro sta crescendo. In realtà è proprio il dollaro a fare concorrenza all’oro. Ed ora che sembra più forte, l’appeal del metallo giallo sta diminuendo. Gli investitori attendono tassi in aumento e si spostano su altre commodity o su altri beni di rifugio. Infatti l’inflazione sta facendo crescere tantissime commodity e queste sicuramente rubano spazio all’oro ma anche Beni di rifugio atipici come le criptovalute stanno giocando la loro partita. Ma è proprio dalla Fed paradossalmente che potrebbero venire quel segnali in grado di far crescere in modo esplosivo loro.

La prossima riunione della Fed sarà il momento della verità

Se la Fed nella prossima riunione sembrerà decisa sul tapering le cose cambieranno decisamente. Se dalla prossima riunione dovesse venire fuori che Bullard e gli altri falchi della Fed hanno preso il controllo del board della Banca Centrale Americana ecco che l’umore cambierebbe in modo drastico. Il mercato potrebbe innervosirsi, la borsa potrebbe iniziare ad entrare in modalità di correzione se non proprio di panico come alcuni temono

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Ed ecco che loro come sempre accade nei momenti di tensione della borsa, tornerebbe rapidamente protagonista.

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L’oro attualmente ha vari nemici è vero ma forse il principale è proprio questo stato di calma apparente che consente a wall street di crescere sempre e dunque agli investitori offre la percezione probabilmente erronea di non aver bisogno di un bene di rifugio

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