E alla fine si è mossa anche la Irish Data Protection Commission. Troppe le questioni aperte e troppo scottanti per il social cinese più popolare.
TikTok sta crescendo vertiginosamente e fa gola a tanti. Ai Creator che ci vedono un’opportunità di guadagno unica. Alle aziende che vogliono far crescere il loro giro d’affari con la pubblicità… ma tutto questo ha un costo. L’azienda da poco è riuscita anche a battere Youtube come ore che gli utenti vi trascorrono, ma non mancano i punti oscuri ed è su questi che l’autorità irlandese sta indagando. Innanzitutto la questione minorenni. Sino a qualche mese fa giravano indisturbati sul social e spesso partecipavano anche a challenge pericolose. Gli scandali sono aumentati ed alla fine il social li ha bloccati. Ma anche questa scelta non convince le autorità irlandesi. Il modo per validare l’età è troppo rudimentale e aggirarlo e troppo semplice.
I dati che finiscono in Cina
Un social così enorme inevitabilmente raccoglie una montagna di dati. Anche dati sensibili. Con chi li condivide? Che ne fa? Troppe le questioni aperte. Secondo alcuni non è chiara la politica di condivisione dei dati con società terze a fini pubblicitari. Su questo c’è tutto un filone di indagini e non solo delle autorità irlandesi. Infatti essere “di manica larga” nel condividere i dati degli utenti può fruttare davvero tanto ad un social.
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Ma forse l’accusa più pesante e che questi dati in definitiva vengano condivisi anche proprio con il governo di Pechino. E qui le cose cambiano perchè da un illecito di tipo commerciale si passerebbe a qualcosa di assi prossimo allo spionaggio
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Infatti sappiamo bene che in Cina il confine tra pubblico e privato è assai sottile e quando lo stato chiede, necessariamente ottiene. Staremo a vedere come evolverà questa inchiesta che potrebbe essere seguita a ruota a ruota da altre in altri paesi.