Polemiche sul noto attore Stefano Accorsi. Stefano Accorsi uno dei volti più noti del cinema italiano e del dopo aver debuttato giovanissimo nel mondo della pubblicità è diventato noto al grande pubblico con L’ultimo bacio popolarissimo film di Muccino.
È un attore famoso e popolare e non sorprende che la sua regione l’Emilia Romagna lo abbia trasformato in una sorta di testimonial. Un volto noto e simpatico che invoglia il pubblico a visitare la bella regione italiana. E fin qui nulla di male. Non è certo la prima regione del nostro paese che si affida ad un volto noto per farsi pubblicità. Come sappiamo il turismo è una voce importantissima per tutte le regioni italiane. Ciò che invece ha fatto discutere è stato il compenso, addirittura €100.000 l’anno.
Una polemica politica e social
€100.000 l’anno specialmente di questi tempi non sono affatto pochi. L’attore però si è giustificato sostenendo che egli è anche autore del progetto dunque non solo un volto ma anche la testa dietro a questa campagna pubblicitaria. O almeno una delle teste. Ma Fratelli d’Italia non ci sta ritiene che questo compenso sia sproporzionato da qui la polemica prima politica e poi sui social. Posto che il valore di una campagna pubblicitaria si misura in base al valore che genera detratti i costi È normale che in un momento in cui ci si stringe attorno all’unità nazionale possono suscitare polemiche determinate cifre a fronte di un lavoro peraltro brevissimo. E’ stato contocorrenteonline.it a raccontare questa vicenda e a rimarcare come sia Michele Barcaiuolo di Fratelli d’Italia ad avere più di tutti sottolineato la questione ai media.
Leggi anche: Ecco la prossima criptovaluta d’oro: tu non la conosci ma gli esperti si
La questione ha investito il consiglio regionale dell’Emilia Romagna creando un notevole contrasto tra le forze politiche.
Leggi anche: Morgan Stanley crea un suo segretissimo team per le crypto e cambia le regole del gioco
Di questi tempi, più che la campagna in se contano i valori che si trasmetto e l’impatto social, perchè i social spesso sono imprevedibili.