Numerosi report di settore rivelano come la convergenza tra social network ed ecommerce sia il progetto più desiderato da tutte le piattaforme social.
Tik Tok per fare un esempio ha stretto una forte alleanza con il colosso del dropshipping Shopify Per consentire ai suoi creator di avere subito un negozio bello e pronto. Ma tutte le piattaforme social stanno cercando modalità per consentire ai creator di vendere e contemporaneamente consentire alle aziende di comunicare. Il nemico da abbattere è la distanza tra social ed ecommerce. Già oggi un’azienda può avere il suo profilo social o può incaricare degli influencer e dei creator di veicolare il suo brand sui social. Ma il concetto di social come nuova frontiera della pubblicità ormai è vecchio e riduttivo.
Intrattenitori e commercianti
Il social deve diventare direttamente un negozio per vendere al dettaglio. Altrimenti nel passaggio tra pubblicità e negozio tanti, troppi potenziali utenti si perdono per strada. Ecco allora emergere la fisionomia del nuovo creator. Focalizzato alla vendita. Un Creator che non si trasforma in una sorta di commesso o di banditore. Ma che trova una sua via personale ed unica di coniugare intrattenimento e vendita. Demandare al allo spettatore il compito di cercare e raggiungere l’e-commerce corrispettivo è un qualcosa che va abolito. Qualche numero. Deutsche Bank ritiene che la funzionalità di check-out su Instagram potrebbe generare utili per 10 miliardi all’anno.
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Ma è in Cina che il rapporto tra creato e le grandissime app di ecommerce sta diventando particolarmente stretto.
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Tmall colosso dell’ecommerce sul quale praticamente tutta l’Asia fa acquisti e di proprietà di Alibaba ha un flusso costante di acquisti direttamente connessi ai social creator.