Esiste un’alternativa ecologica agli NFT e si chiama LGND, come sappiamo bene che la blockchain ha elevati costi di energia.
Questo rende questa tecnologia estremamente sicura, ma anche estremamente energivora. L’impatto ambientale della blockchain è uno degli aspetti più critici e delicati di questa tecnologia che ha tanti estimatori, ma anche tanti detrattori. Quando parliamo della blockchain di norma ci focalizziamo sugli aspetti della temuta bolla di questo immenso comparto che ha raggiunto valori straordinari ma anche poco sensati. Tuttavia oltre questo problema c’è un notevole problema ambientale. Ecco perché una nuova realtà promette di rivoluzionare alla radice l’impatto ambientale degli NFT proponendo qualcosa di alternativo, di parallelo che ne adotta completamente la filosofia, ma con una tecnologia innovativa e più efficiente.
Più efficiente e dunque più ecologica
L’efficienza tecnologica non è fine a se stessa, ma permette un risparmio di energia notevolissimo. Dunque laddove i non fungible token domani potrebbero essere accusati e limitati da un punto di vista ambientale questa nuova tecnologia no. LGND creato dalla società di Michael Blu e Michael Rockwell. Questa tecnologia è connessa con WAX, una sidechain. Dunque WAX non si discosta nella filosofia rispetto ai NFT e ne lascia invariata parte della tecnologia ma procede nel senso idi una ottimizzazione marcata: 125.000 volte più efficiente di Ethereum e 320.000 volte più efficiente di Bitcoin.
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WAX, è una blockchain, anzi è una sidechain di EOS: cioè ha preso qualcosa dall’originale ma modificandolo, evolvendolo ed ottimizzandolo.
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