La revisione auto è un momento importante per rendersi conto di avere un veicolo in piena efficienza.
Tuttavia la revisione è anche un costo per il cittadino e al giorno d’oggi sappiamo bene che gli italiani cercano di far economia davvero su tutto. Anche perché i fortissimi rincari delle bollette sono stati davvero una mazzata per tutte le famiglie. Dunque l’ennesima tegola del rincaro generalizzato dei costi per la revisione auto sicuramente non è gradita agli italiani. Dunque oltre al timore che la revisione faccia emergere qualche problema al veicolo che ci costringe ad ulteriori esborsi c’è anche il fatto che la revisione in se stessa costerà di più. Ciò è un po’ incomprensibile in una stagione nella quale il governo interviene con bonus praticamente su tutto.
Non servirà a molto
Che senso ha allora erogare bonus e poi però contemporaneamente effettuare questi strani rincari? Ma proprio da questo punto di vista è intervenuto il governo con un bonus che dovrebbe andare a compensare parzialmente le spese della revisione. Il problema è che chi ha analizzato questo bonus si è reso conto che oltre a ristorare solo in parte per l’aumento è una misura decisamente più propagandistica che concreta.
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Infatti il governo ha messo in campo per questo bonus una cifra che è veramente irrisoria, (appena 4 milioni di euro!) rispetto a quella che sarebbe necessaria per una reale copertura del bonus a tutti quelli che teoricamente dovrebbero beneficiarne.
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Ma vediamo di vedere nello specifico le cifre di tutto ciò. L’aumento tariffe avverrà dal primo novembre. Presso un centro privato il costo passa a 79,02 euro dagli attuali 66,8 euro.