Brutta giornata ieri a Milano, come del resto in tutta Europa. Oggi c’è la riunione della BCE e tutti temono che il temutissimo tapering possa partire dal vecchio continente.
Non è un mistero per nessuno che BCE e Fed stiano tenendo consultazioni continue perchè hanno un cruccio comune: capire come ridurre gli stimoli senza mandare in panico un mercato ormai assuefatto al QE infinito e ai tassi a zero. Ieri a Milano è crollata Stellantis -2,86% ed ingenerale flessioni forti su beni primari e viaggi. Milano chiude male, ma peggio ancora fa Francoforte: DAX 30 a fine giornata tocca i 15610,28 con una performance di -1,47%. A Parigi il Cac 40 chiudeva a -0.85%.
Che fare ora?
La Fed ha deciso, con la consueta astuzia di concentrare la sua narrativa sul lavoro, il che le consentirà a fine mese di avere la scusa dei cattivi dati sul fronte occupazionale per prendere tempo sul tapering. Ma oggi la BCE potrebbe accampare la scusa dei timori della variante Delta, ma in realtà difficilmente potrà continuare ad evitare di riconoscere che c’è un’inflazione ormai galoppante. Potrebbe tornare a parlare di fenomeni transitori, ma ormai questa versione di fatti è davvero poco credibile. Le bollette che crescono a vista d’occhio. Le materie prime che fanno registrare impennate feroci e la penuria dei chip che sta bloccando l’automotive, non consentono di andare molto oltre con questa narrativa.
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Se dovesse iniziare a parlare seriamente di riduzione degli stimoli, potrebbe venire giù il diluvio.
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Molti analisti dicono che nei prossimi mesi un calo del 5-10% sarebbe fisiologico, ma in realtà nessuno sa se e come le banche centrali possono far ingoiare ai mercati l’amara pillola del tapering.