Da mesi si parla della Sec che potrebbe finalmente approvare il primo EFT esposto su Bitcoin. E’ diventato un argomento di conversazione consueto tra gli appassionati di criptovalute e gli investitori in genere.
Ma è lecito chiedersi cambierà davvero così tanto? La risposta è sì e vediamo perché. In teoria se si vuole investire su Bitcoin o su criptovalute in genere le possibilità sono tantissime. Ci sono letteralmente una un’infinità di piattaforme che consentono di scambiare Bitcoin o frazioni di Bitcoin e milioni di persone, infatti speculano ogni giorno utilizzandole. Ma allora c’è davvero bisogno di questo ennesimo canale per investire sulle criptovalute? Questa attesissima decisione della Sec di approvare l’ ETF su criptovalute ha due impatti estremamente forti su questo mondo magmatico.
Gli investitori si sentiranno tranquilli
Innanzitutto apre alle criptovalute le porte del mercato tradizionale. Ciò significa che tutti quegli investitori tradizionali che usano solo fondi, azioni ed ETF e non si sognerebbero mai di usare le piattaforme di criptovalute, potranno prendere in considerazione la possibilità di diversificare anche su Bitcoin, ma restando su quegli ETF che per loro sono così familiari. In seconda battuta l’approvazione di un ETF su Bitcoin avrebbe un significato simbolico fortissimo. Vorrebbe dire che le autorità di regolamentazione ritengono ormai i Bitcoin maturi per essere considerati un investimento come un altro. Ogni investimento significa un’ assunzione di rischio e gli investitori cercano sempre segnali da parte di autorità ed esperti che li orientino su cosa ha un rischio accettabile e cosa no.
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Gli investitori si convincerebbe ero così che per la Sec investire in Bitcoin o ad esempio in frumento è la stessa cosa.
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Ovviamente non è così ma l’impatto psicologico di ciò sarebbe enorme. In fondo per i giovanissimi, in un certo senso, è già così e ne parliamo in questo articolo sui cripto nativi