C’è una pesante aria di incertezza sulle borse. Non è tanto la variante Delta ad impensierire i mercati quanto il fatto che le banche centrali non potranno continuare all’infinito a pompare denaro nel sistema.
Si dice che in borsa si sale con le scale e si scende con l’ascensore. Questo modo di dire significa che quando i mercati temono correzioni le scontano di botto. È la paura che il mercato possa in effetti avere un crollo, quando le banche centrali faranno capire di non poter più pompare danaro senza limiti a tasso zero è tanta. In questo periodo si discute molto di quali strategie difensive possano essere giuste per tutelarsi da questi crolli e non sono pochi quelli che decidono di non abbandonare completamente la borsa ma di focalizzarsi completamente però su quelle aziende che trattano i beni di prima necessità.
Puntare sui beni di prima necessità
Investire sulle aziende che commercializzano e producono i beni di prima necessità significa fare affidamento sul ramo più stabile del mercato. Cioè quello che non può comprimersi più di tanto. Infatti i beni di prima necessità sono quelli che maggiormente resistono nei periodi critici perché sono gli ultimi ad essere tagliati dalle famiglie. Ciò ovviamente è chiaramente comprensibile per chiunque. Infatti nel periodo di crisi si tagliano prima i beni voluttuari poi quelli intermedi e per ultimi quelli assolutamente necessari. Può sembrare complicato riuscire a scegliere le aziende che si occupano dei beni esclusivamente dei beni essenziali ma vi sono degli etf che fanno questo lavoro. Ecco i principali.
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Lyxor MSCI World Consumer Staples TR UCITS ETF – Acc (EUR) (ISIN LU0533032263). Copre il settore guardando alle aziende di tutto il mondo.
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Al contrario SPDR S&P US Consumer Staples Select Sector UCITS ETF
ISIN IE00BWBXM385, è focalizzato sulle aziende di prima necessità USA.
