Apertura tonica per i listini europei. I listini del vecchio continente aprono tutti in territorio positivo da Milano + 0,6 ad Amsterdam + 1%.
Il vecchio continente dimostra che i mercati vogliono correre ancora e che le paure per il tapering sono per il momento archiviate. Le borse americane della scorsa settimana hanno stabilito nuovi record e anche l’Europa non vuole essere da meno. Ma vediamo cosa sta succedendo. La scorsa settimana negli Stati Uniti è stato il momento della verità relativo al lavoro. Si sono analizzati i sussidi di disoccupazione e anche i numeri sulla crescita del mercato del lavoro in se stesso. Senza addentrarci nelle cifre diciamo che i numeri sono stati assai deludenti e molto più bassi rispetto alle stime.
I mercati contano su una Fed cauta
Questo nella mente degli investitori ha significato una cosa sola: vale a dire che la Fed non avrà il pretesto per far partire il tapering o che comunque dovrà essere molto più cauta. Powell era stato molto chiaro in tal senso: il tapering prima o poi doveva cominciare. Forse già a fine 2021, ma tutto dipendeva dal mercato del lavoro. Il mercato del lavoro mostrava segni di ripresa ma appariva troppo fragile a motivo di ciò con il catering bisognava essere estremamente cauti. La forte delusione sul fronte del lavoro della settimana scorsa ha dato l’idea che la Fed potesse, anzi dovesse essere causa sulla riduzione degli aiuti e questo certamente si sta riflettendo su questo inizio di giornata così dinamico.
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Tuttavia non dobbiamo dimenticare che l’altro grande termine della questione: l’inflazione. Infatti Le banche centrali hanno preso l’abitudine di derubricarla a fatto transitorio. Ma potrebbe benissimo non essere così e a quel punto i giochi si riaprirebbero.
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Le prossime settimane saranno cruciali per capire davvero tempi e termini del tapering.