Pesantissima la denuncia del giornale il Mattino, ma purtroppo alcuni politici napoletani lo sottolineano da tempo.
La Camorra ha colonizzato TikTok. Centinai i profili di affiliati ai clan camorristi che postano le loro imprese, gli insulti alla polizia o ai membri dei clan rivali. Una deriva pericolosa che sta creando fenomeni di mitizzazione e di emulazione. Sappiamo come spesso su TikTok partano tendenze e mode poco corrette o utili. Ma la mitizzazione del camorrista è un fenomeno davvero pericoloso anche per i numeri che raggiunge. Pioggia di like e di condivisione per i post più cattivi ed irriverenti. E anche per quelli più trash. Davvero una sconfitta amara per chi si batte per una cultura della legalità nel capoluogo campano.
Un canale di reclutamento pericolosissimo
Un contenuto virale rimbalza su decine di migliaia di cellulari in pochi momenti creando pericolosi canali di simpatia ed emulazione. Le associazioni criminali vivono di controllo del territorio ed anche di simboli di potere e consenso. TikTok diventa così un canale perfetto ed un occasione di guadagno. Gli influencer camorristi vengono invitati alle feste e cercati come ospiti d’onore degli eventi. Uno stile di vita da seguire e da emulare. Così avvicinarsi agli uomini e alle dinamiche della malavita diventa un modo per diventare immediatamente popolari e virali. Quello che preoccupa di più forse è proprio tutta la fascia di simpatizzanti che guadagnano facilmente popolarità e like dimostrando la propria vicinanza e solidarietà ai criminali peggiori.
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E’ evidente che un simile canale di controllo del territorio e di reclutamento non può continuare indisturbato e che la piattaforma deve fare qualcosa.
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La criminalità organizzata diventa così una narrazione spettacolare e coinvolgente il che è pericolosissimo per i più giovani.